Il Sole 24 Ore

IVA-SPLIT PAYMENT.

Come è noto il 1° gennaio scorso è entrato in vigore il meccanismo dello split payment introdotto dalla Legge di Stabilità: le Pubbliche Amministrazioni dovranno versare l’iva relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei loro confronti.

 

          La misura produce effetti gravissimi sulle imprese, incidendo sulla loro liquidità già fortemente pregiudicata dal fenomeno dei ritardati pagamenti  della P.A. mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese che operano nel settore dei lavori pubblici.

 

        In sintesi, le imprese non ricevono più IVA dalla P.A., che la versa direttamente all’Erario, ma devono continuare a pagarla ai fornitori.

 

          Le imprese avranno in cassa solo crediti IVA, invece della liquidità necessria per l’attività aziendale.

 

          La misura produrrà effetti negativi a cascata su tutta la filiera, innescando un circolo vizioso dalle conseguenze drammatiche su occupazione, investimenti e funzionamento dell’economia.

 

       In dettaglio le modalità di versamento dell’IVA, infatti secondo quanto previsto dal nuovo art.17-ter del D.P.R. 633/1972, si applicano con riferimento alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi rese nei confronti di:

 

  • Stato,organi dello stato ancorchè dotati di personalità giuridica,
  • Enti pubblici territoriali e consorzi tra essi costituiti.
  • Camere di commercio,industria,artigianato e agricoltura,
  • Istituti universitari.                                                                         ../..

 

 

 

 

 

 

 

  • Aziende sanitarie locali,
  • Enti ospedalieri,
  • Enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere scientifico,
  • Enti pubblici di assistenza e beneficienza e quelli di previdenza.

 

In concerto, con l’introduzione della nuova disposizione:

 

  • il cedente/prestatore emette fattura nei modi ordinari.

                                                                                                 

      La P.A. beneficiaria versa al cedente/prestatore il solo corrispettivo a lui spettante per l’operazione resa, versando invece l’imposta dovuta direttamente all’Erario.

A tal proposito, l’ANCE (associazione Nazionale Costruttori Edili) ha lanciato una petizione on line  “ no allo split payment” avente ad oggetto la raccolta di tutte  le firme dele aziende e dei professionisti che lavorano con la Pubblica Amministrazione e che, con lo split payment, si vedranno togliere una liquidità fondamentale per la propria sopravvivenza; gli interessati potranno aderire collegandosi a www.ance.it/net_ance/petizione.aspx.

 

 

Nel restare a disposizione, si porgono i più cordiali saluti.

 

 

      Distinti saluti.

                                                                      IL DIETTORE

                                                                      Dott. Enrico Barbone

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